Qual è il tuo legame personale con Trieste e Budapest?
“Trieste è sempre stata una città che ho conosciuto bene, sia dal punto di vista culturale che storico: ha avuto un ruolo importante nella formazione dell’Italia di oggi. Ho cominciato ad apprezzarla ancora di più dopo il mio trasferimento a Budapest, perché per me rappresenta una tappa intermedia quando torno in Italia per vacanza o per rivedere la famiglia. Ci sarebbero tante altre opzioni per fare una sosta ma, io e mia moglie, scegliamo sempre Trieste, perché è una città che abbiamo imparato a conoscere e che ha assunto un ruolo importante nella nostra vita.“
Quali aspetti culturali di Budapest e Trieste trovi più affascinanti e perché?
“Entrambe le città hanno subito nella loro storia cambiamenti culturali e legislativi, e questo le ha rese una sorta di melting pot di culture diverse, con influenze che si riscontrano nell’architettura, nelle tradizioni locali, nella cucina e persino nella religione.
Hanno avuto un passato diverso, ma condividono una parte importante della loro storia, soprattutto nell’epoca asburgica. Trieste era un porto franco, un centro commerciale vitale dell’Impero austro-ungarico, mentre Budapest era uno dei principali poli culturali e politici.
Ci sono tanti punti in comune: per esempio, a Trieste troviamo la cattedrale (Cattolica) di San Giusto, la chiesa serbo-ortodossa della Santissima Trinità e anche una grande sinagoga. Lo stesso succede a Budapest, che ha un’impronta culturale e religiosa molto variegata. Sono città che raccontano il passaggio di popoli e tradizioni diverse, e questo, le rende uniche.“
Se dovessi consigliare un percorso o un’esperienza imperdibile per un visitatore a Trieste e a Budapest, cosa suggeriresti?
“A Trieste, senza dubbio, consiglierei di godersi un buon caffè Illy in piazza Unità d’Italia, una delle piazze più grandi d’Europa che si affacciano sul mare (seconda solo a Lisbona, se non erro). È un posto incredibile, che unisce elementi architettonici mitteleuropei con un’anima profondamente italiana. Poi suggerirei una passeggiata nel centro storico e una visita al Castello di Miramare, che offre una vista spettacolare.
Per Budapest, invece, è più difficile scegliere, perché numerose sono le esperienze da vivere. Da una parte la Collina di Buda, con il Castello, la Galleria Nazionale e altre opere architettoniche che il governo sta restaurando. È un luogo che trasmette storia e maestosità. Dall’altra parte, Pest, è perfetta per chi vuole vivere la città in modo più dinamico. È la parte più antica, ma anche la più viva, con locali, eventi, feste e una nightlife incredibile. Infine, una passeggiata lungo il Danubio è imperdibile, specialmente di notte, quando i palazzi illuminati conferiscono a Budapest un’eleganza unica. Per me, è la Parigi dell’Est.“
Quali somiglianze e differenze hai notato tra le due città?
“Le somiglianze sono subito riscontrabili, soprattutto nell’architettura. Budapest, però, ha attraversato quasi 50 anni sotto l’Unione Sovietica, e ciò, ha lasciato segni evidenti, come i palazzi di quel periodo che contrastano con gli edifici storici asburgici. Anche sul piano religioso ci sono molte similitudini. A Budapest c’è la sinagoga più grande d’Europa, e come dicevo prima, Trieste ha chiese cattoliche, ortodosse e uno tra i maggiori edifici di culto ebraici in Europa.
Le differenze, invece, si ravvisano nella storia più antica. L’Ungheria è stata occupata dagli Ottomani per secoli, e questo ha lasciato un’impronta profonda sulla cultura ungherese. Trieste, invece, non avendo subìto quell’influenza, ha mantenuto un profilo più legato all’occidente.”
Cosa diresti a chi non ha mai visitato né Trieste né Budapest per invogliarlo a scoprire queste due città?
“Trieste è la porta verso il centro-est Europa. È un mix di culture, colori, sapori. È perfetta sia per chi desidera un’esperienza rilassante sul mare, sia per chi è appassionato di storia. Trieste ha vissuto momenti cruciali nella storia d’Italia ed è sempre stata un crocevia tra mondi diversi.
Budapest, invece, è una città che bisogna vivere, esplorare, capire. Passeggiando per Pest, si può notare la varietà di stili architettonici: un edificio gotico posto accanto ad un casermone sovietico. Questo contrasto racconta l’anima della città. E poi Budapest di notte è uno spettacolo. Le luci dei palazzi che si affacciano sul Danubio creano un’atmosfera magica. Consiglio sempre una crociera serale sul Danubio, è un’esperienza che lascia a bocca aperta.”
TriBu.City, due città, un’anima, è il movimento nato per valorizzare l’amicizia e accrescere i rapporti tra Trieste e Budapest. Cosa pensi di questa iniziativa?
“Penso che sia un’iniziativa bellissima. Permette di creare legami tra due culture che, pur essendo diverse, hanno condiviso molto nel corso della storia. Questa connessione tra Trieste e Budapest esiste già, ma TriBu.City può aiutarla a crescere ancora di più, sia dal punto di vista culturale che commerciale. Che l’Ungheria sia interessata a Trieste è evidente, a comprova di ciò il recente investimento nel suo porto per un valore stimato tra i 150 e i 180 Mio €. Ciò dimostra che il legame tra le due città non è solo sentimentale, ma anche strategico. TriBu.City può favorire scambi, collaborazioni e amicizie, rafforzando il rapporto tra due città che hanno tanto da offrire l’una all’altra. È un progetto che merita di crescere e di essere sostenuto.“
Omar Balducci
Omar Balducci è un dirigente d’azienda, manager di lunga esperienza nel settore delle vendite e della gestione aziendale, con una carriera di oltre 16 anni nel mercato europeo e internazionale. Con un background solido nella gestione profitti e perdite, pianificazione finanziaria, analisi dei dati e relazioni pubbliche, ha ricoperto ruoli di alto livello in ambito aziendale.
Responsabile dello stabilimento ungherese (Lucart KFT), attualmente ricopre il ruolo di Sales Director AFH CEE e AMEA per Lucart, dove si occupa della strategia commerciale e delle operazioni in Europa centrale e orientale, oltre che in Medio Oriente, Africa ed America.