Luciano Berio: il concerto a Budapest promosso dall’Associazione Dante Alighieri

4 Marzo 2025, celebrazione del Centenario di Luciano Berio con un concerto del Maestro Simone Schermi al violino.

Il 4 marzo 2025, l’Istituto Italiano di Cultura di Budapest ospiterà un evento di grande rilevanza dedicato al centenario del Maestro Luciano Berio, una delle personalità più influenti della musica del Novecento, amico e collaboratore di Giorgio Pressburger

Il concerto, organizzato dall’Associazione Dante Alighieri di Budapest con con l’entusiasmo della sua presidente Edit Császi, si avvale della collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura, del Consolato Onorario di Ungheria per la Liguria e dell’Associazione Liguria-Ungheria. Questa iniziativa celebra il profondo legame tra Italia e Ungheria attraverso le composizioni di Berio e il suo dialogo artistico con Béla Bartók.
Il protagonista della serata sarà il violinista Maestro Simone Schermi, un musicista ligure di fama internazionale, che avrà il piacere di esibirsi insieme al violoncellista Giovanni Bogdanovic, vincitore del Premio Berio, e al giovane talento Ágoston D. Nagy, studente dell’Accademia Liszt.

La collaborazione tra Simone Schermi e l’Associazione Dante Alighieri di Budapest ha già dato vita a eventi musicali di grande interesse, tra cui i concerti “Giovani Talenti” svoltisi ad ottobre e dicembre 2024, che hanno offerto una vetrina importante per giovani musicisti promettenti.

Un sentito ringraziamento va all’Istituto Italiano di Cultura di Budapest per il fondamentale supporto nell’organizzazione dell’evento e per aver messo a disposizione la prestigiosa Sala Fellini, cornice ideale per questa celebrazione, nonché alla Società BalliVini per il brindisi che seguirà il concerto.

Siamo lieti di condividere l’intervista con Simone Schermi, in cui ci racconta il significato profondo di questo concerto, il suo percorso artistico e l’importanza delle istituzioni culturali nel favorire il dialogo tra le nazioni. TriBu.City sostiene con entusiasmo questa missione.

L’evento inoltre ha rappresentato un’importante opportunità di collaborazione tra l’Associazione Dante Alighieri e TriBu.City, che ha portato ad un accordo riguardante il TriBu.City Pass. Gli iscritti a TriBu.City potranno così beneficiare di uno sconto del 15% sui corsi di lingua e avranno libero accesso a tutti gli eventi culturali organizzati dall’Associazione Dante Alighieri di Budapest.

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Qual è il significato di questo concerto e come è nato il progetto?

Il concerto del 4 marzo 2025 celebra il centenario di Luciano Berio, uno dei più grandi compositori italiani. Per me è un evento speciale anche per il legame personale con lui: siamo entrambi nati a Imperia, una città che, con la sua storia e le sue influenze culturali, riflette bene l’approccio di Berio alla musica, fatto di contaminazioni e sperimentazione.

La connessione con Béla Bartók nasce dal loro comune interesse per la musica popolare: Bartók ha raccolto e trascritto melodie ungheresi e balcaniche, mentre Berio ha fatto lo stesso con il folklore italiano e altre tradizioni, trasformando materiali antichi in linguaggi innovativi. Il concerto esplorerà questo dialogo musicale tra epoche e culture.

L’evento è promosso dall’Associazione Dante di Budapest, guidata da Edit Császi, una delle prime persone che ho conosciuto a Budapest, dal Consolato Onorario d’Ungheria di Genova, rappresentato dall’Avvocato Giuseppe M. Giacomini, e dall’Associazione Liguria-Ungheria, presieduta da Pietro Bellantone, di cui sono Vicepresidente. Ci tengo a ringraziare anche l’Associazione Viva Imperia, che promuove la figura di Berio nella sua città natale grazie al lavoro del Presidente Nicolò Fiori.

Perché ha scelto di trasferirsi a Budapest?

Dopo gli studi a Genova e Friburgo, ho scoperto la straordinaria tradizione violinistica ungherese, caratterizzata da tecnica impeccabile ed espressività unica. Budapest mi ha affascinato anche per la sua storia e la sua bellezza, e ho deciso di perfezionarmi con la Prof.ssa Eszter Perényi, una delle figure più importanti della scuola violinistica ungherese.

Quali sono state le sue esperienze più significative?

Ho iniziato il violino a Imperia con il Maestro Alfonso Moretta e mi sono diplomato al Conservatorio “Niccolò Paganini” di Genova. Successivamente ho studiato in Germania, prima a Mannheim e poi a Friburgo con la Prof.ssa Simone Zgraggen, conseguendo un Master artistico.

Oltre alle esperienze orchestrali e solistiche, ho avuto l’opportunità di partecipare come speaker e musicista ai TEDxSalzburg e TEDxSanremo, parlando dell’importanza di rendere la musica classica accessibile a tutti.

Per il concerto del 4 marzo suonerò con Ágoston D. Nagy, studente dell’Accademia Liszt, e con Giovanni Bogdanovic, violoncellista vincitore del Premio Berio. Con Giovanni ho un rapporto di amicizia e collaborazione artistica nato nel corso degli anni, e questa intesa si riflette nella nostra esecuzione.

Quanto è importante il ruolo delle istituzioni culturali in eventi come questo?

Le istituzioni culturali sono fondamentali per il dialogo tra nazioni. L’Istituto Italiano di Cultura di Budapest, ha accolto il progetto mettendo a disposizione la Sala Fellini, un luogo ideale per eventi di questo livello.

Il supporto del Consolato Onorario d’Ungheria di Genova e delle associazioni che promuovono l’evento permette di trasformare il concerto in un vero momento di scambio culturale tra Italia e Ungheria, andando oltre la semplice esecuzione musicale.

Perché unire musica e arte visiva in questo concerto?

Le opere di Annamaria Agostino saranno esposte grazie all’Associazione Liguria-Ungheria e all’impegno di Pietro Bellantone, che da anni promuove eventi culturali tra i due paesi. L’arte visiva e la musica condividono la capacità di evocare emozioni senza parole, ed è naturale che dialoghino tra loro. Inoltre, in questo modo si crea un’esperienza multisensoriale che rende l’evento più interessante e coinvolgente.

Quali sono i suoi progetti futuri?

Sto lavorando a nuovi progetti che uniscono la musica classica a linguaggi contemporanei, sfruttando anche i social media per raggiungere un pubblico più ampio. Credo che la musica classica abbia ancora molto da dire e che possa essere comunicata in modi nuovi senza perdere la sua profondità.

Inoltre, sto portando avanti collaborazioni con musicisti internazionali e sviluppando il Duo Krasch con il pianista e compositore Simon Kravos, un progetto che mira a fare conoscere il violino e il pianoforte ad un pubblico più ampio.

Budapest è il luogo ideale per questa ricerca, grazie alla sua ricca tradizione musicale e alla vivacità della sua scena culturale. Una città che mi ha accolto molto bene, anche grazie all’Associazione Dante Alighieri di Budapest.

Il concerto del 4 marzo 2025 a Budapest rappresenta non solo un omaggio a Luciano Berio nel centenario della sua nascita, ma anche un’occasione per rafforzare il dialogo culturale tra Italia e Ungheria attraverso la musica. Grazie all’impegno dell’Associazione Dante Alighieri di Budapest, guidata dalla presidente Edit Császi, e alla collaborazione con l’Associazione Liguria Ungheria, questo evento si inserisce in un percorso di valorizzazione della musica classica e delle sue contaminazioni con altri linguaggi artistici.

Un ringraziamento speciale va all’Istituto Italiano di Cultura di Budapest e all’Ambasciata d’Italia a Budapest per il sostegno all’iniziativa e per aver reso possibile la realizzazione del concerto.

Un appuntamento imperdibile per celebrare un grande compositore e per scoprire nuovi talenti che ne proseguiranno l’eredità.

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