Michele, qual è il tuo legame personale con Trieste e Budapest?
“Trieste ha sempre avuto un posto speciale nella mia vita. Ho studiato lì, ho frequentato l’università e ho tanti amici dai quali torno di tanto in tanto. Budapest, invece, è diventata la mia casa da oltre 31 anni. Tre anni fa ho deciso di acquistare un appartamento a Trieste e ora ci vado molto più spesso, anche quattro, cinque volte l’anno, a seconda degli eventi e appuntamenti di lavoro. Trovo sorprendenti le similitudini tra queste due città, e ciò che mi ha colpito è quanto gli ungheresi apprezzino Trieste, più di quanto avessi mai immaginato.”
In che modo Trieste è cambiata nel tempo?
“Quando studiavo a Trieste, la città non era affascinante come oggi. Non voglio dire che fosse meno piacevole, ma certamente non era una città attraente come lo è diventata ora. Negli ultimi anni è cambiato tutto: sono arrivati turisti, navi da crociera e la città si è riempita di visitatori e turisti da tutto il mondo.
Cosa interessante, Trieste è diventata una meta ambita sia per italiani che per persone provenienti dall’Est, in particolare da Ungheria, Romania e i Balcani. I serbi, i macedoni e gli altri popoli della ex Jugoslavia hanno un legame speciale con Trieste, perché un tempo vi si recavano per acquistare beni non facilmente reperibili nei loro Paesi. Oggi ci tornano e rimangono stupiti dalla trasformazione della città, al punto che molti stanno pensando di acquistare un appartamento in loco.”
Quali aspetti culturali di Budapest e Trieste trovi più affascinanti?
“Entrambe le città condividono il cosiddetto fascino mitteleuropeo. Trieste, in particolare, conserva un forte legame con il ricordo romantico dell’epoca austro-ungarica. Questo senso di appartenenza al passato persiste nelle menti delle persone e genera un’affinità speciale con Budapest, che una volta faceva parte dello stesso Impero. I triestini si emozionano parlando di Budapest, e lo stesso accade ai budapestini quando parlano di Trieste.”
Se dovessi consigliare un’esperienza imperdibile per un visitatore a Trieste e a Budapest, cosa suggeriresti?
“A un ungherese che visita Trieste consiglierei di visitare il Castello di Miramare, residenza di un antico governante austro-ungarico, e Piazza Unità d’Italia, una delle più grandi piazze affacciate sul mare in Europa. Inoltre, suggerirei di fare un salto a Muggia, una piccola cittadina sul confine sloveno con strette viuzze, un porticciolo romantico e ristorantini accoglienti.
Per un triestino in visita a Budapest, la scelta è decisamente ampia. Deve assolutamente vedere gli edifici storici, che ricordano quelli del borgo Teresiano di Trieste ma in scala molto più grande. Consiglierei una passeggiata lungo il Danubio fino ad Andrássy út per poi arrivare alla maestosa Piazza degli Eroi, infine una passeggiata nella zona dell’ex Castello, oggi sede del Palazzo Reale.”
Quali somiglianze e differenze hai notato tra le due città?
“L’eredità austro-ungarica è visibile in entrambi i luoghi, sia nell’architettura che nelle tradizioni culinarie. Trieste è un mix di influenze ungheresi, austriache e balcaniche, mentre la cucina ungherese è più radicata nella propria tradizione. Dal punto di vista culturale, Trieste ha una presenza più marcata di persone provenienti dall’ex Jugoslavia, e molte di meno dall’Ungheria. A Budapest invece i triestini sono pochissimi, solo qualche dozzina.”
Cosa diresti a chi non ha mai visitato né Trieste né Budapest per invogliarlo a scoprirle?
“Trieste è una città unica in Italia, con caratteristiche che la rendono diversa dalle altre città italiane. Budapest, invece, è una perla del Centro Europa, come lo sono anche Vienna e Praga, ma con una personalità distinta. Alcuni elementi di Budapest possono ricordare anche Leopoli, in Ucraina, ma nel complesso ha un fascino tutto suo.”
“TriBu.city: Due città, un’anima” è un’iniziativa nata per valorizzare l’amicizia tra Trieste e Budapest. Cosa ne pensi?
“Trovo questa iniziativa bellissima! Non avevo mai pensato alla possibilità di mettere insieme persone di queste due città in un progetto comune, ma ha perfettamente senso. I triestini amano Budapest, ma quello che mi sorprende è quanto gli ungheresi siano affascinati da Trieste. Negli ultimi anni, c’è stato un boom di ungheresi che acquistano case a Trieste, alcuni per trasferirsi e altri per avere una casa per le vacanze. Trieste offre loro il mare, il cibo italiano e uno stile di vita che apprezzano molto. Quindi, questa iniziativa è un’idea splendida e la sostengo con entusiasmo!”
Michele Orzan
Michele Orzan è un imprenditore, leader e attivista con una lunga esperienza nell’ambito dello sviluppo sostenibile, dell’innovazione imprenditoriale e dell’etica aziendale. Presidente del Consiglio di Fondazione della EuCham – European Chamber, ha lavorato per oltre quindici anni nel miglioramento dell’ambiente imprenditoriale in Europa, promuovendo pratiche di business etico e sostenibile.
Nel corso della sua carriera, ha ricoperto ruoli di rilievo nel World Economic Forum come Digital Leader per l’Europa e ha fondato GREENWILL, un’iniziativa globale no-profit per la sostenibilità ambientale. Inoltre, è Climate Reality Leader, formato dall’ex vicepresidente americano Al Gore, e collabora con la Commissione per le PMI dell’OCSE (OECD) per sviluppare strategie a supporto delle piccole e medie imprese.
Orzan è anche Presidente del Comitato Consultivo di JEUNE – Young Entrepreneurs Organization of the European Union e membro di diversi board internazionali nel campo dell’imprenditoria sociale e della sostenibilità. È un investitore in startup nel campo dell’ambiente e della innovazione ecologica, e si occupa di acquisto e vendita di aziende per conto terzi, sfruttando le sue conoscenze istituzionali, professionali e personali che intrattiene nei 115 paesi del mondo che ha visitato. Con un network globale, è attivo in iniziative per la promozione dell’inclusione sociale, della green economy e dell’etica nel business.