Qual è il suo legame personale con Trieste e Budapest?
“Per comprendere davvero il legame tra queste due città, dobbiamo guardare il quadro più ampio. Negli ultimi anni, il mondo sta vivendo una trasformazione geopolitica: da un sistema unipolare si sta passando a una realtà più multipolare, dove nuove forze come Cina, India e l’Asia orientale stanno emergendo con sempre più rilevanza. In questo contesto, Trieste e Budapest hanno un ruolo centrale da giocare.
Trieste, con il suo porto strategico, e Budapest, al crocevia tra l’Europa occidentale e orientale, possono rafforzare i loro rapporti non solo dal punto di vista economico, ma anche culturale e diplomatico. Sono convinto che costruire relazioni solide tra queste due città sia un passo fondamentale per il futuro dell’Europa.
Per me, il legame è anche personale. Da oltre dieci anni, con la mia famiglia, ci rechiamo regolarmente a Trieste. È diventata una tradizione: la prima cosa che facciamo è passeggiare lungo il mare, dal Castello di Miramare a Barcola. Spesso quando siamo a Budapest, i miei figli mi chiedono: ‘Papà, quando torniamo a Trieste?’. Questo affetto mi spinge a fare tutto il possibile per rafforzare la connessione tra le due città.”
Quali aspetti culturali di Budapest e Trieste trova più affascinanti e perché?
“La cultura è l’anima di una città, ed è proprio attraverso la cultura che Trieste e Budapest possono avvicinarsi ancora di più. Entrambe hanno una ricca tradizione musicale e teatrale. Il Teatro Giuseppe Verdi di Trieste ospita spettacoli di altissimo livello, e lo stesso vale per Budapest, dove la musica classica e l’opera hanno un ruolo fondamentale nella vita culturale della città.
Quello che trovo più affascinante è che, anche senza parlare la stessa lingua, le persone possono comprendersi attraverso la cultura, condividendo emozioni e passioni comuni. Trieste e Budapest hanno molte affinità, non solo per il passato asburgico che le accomuna, ma anche per il loro spirito mitteleuropeo, che si esprime in ogni angolo delle due città. Sono convinto che creare sempre più eventi e festival che uniscano queste due realtà sia la chiave per rafforzare il loro legame.”
Se dovesse consigliare un percorso o un’esperienza imperdibile per un visitatore a Trieste e a Budapest, cosa suggerirebbe?
“A Trieste, direi senza dubbio di iniziare dal cuore della città, dalle sue splendide piazze. Il mio posto preferito è il Caffè Tommaseo, uno dei più antichi della città, dove si può assaporare il dolce Rigojancsi, che ha origini ungheresi. È straordinario vedere come un pezzo della nostra tradizione gastronomica sia presente anche a Trieste.
Dall’altra parte, a Budapest, consiglierei di immergersi nelle sue famose terme. Budapest è la capitale dell’Europa dell’est per le Spa e le acque termali, un’esperienza che sia i locali che i turisti amano particolarmente. Inoltre, la città offre un panorama culturale vibrante, con concerti e spettacoli di altissimo livello. Entrambe le città hanno un’energia unica, che consiglio di vivere appieno.”
Quali somiglianze e differenze ha notato tra le due città?
“La più grande differenza è sicuramente lo stile di vita. Gli italiani di Trieste hanno una cultura più rilassata: quando c’è il sole, si siedono all’aperto per un caffè, si incontrano con amici e parenti. In Ungheria, questa abitudine sta iniziando a diffondersi, ma la nostra mentalità è ancora molto focalizzata sul lavoro e sulla produttività quotidiana.
D’altra parte, ci sono molte somiglianze. La mentalità delle persone di Budapest e Trieste ha punti in comune più di quanto si possa pensare. Entrambe le città condividono uno spirito cosmopolita e un senso di appartenenza alla Mitteleuropa. Quando un triestino e un budapestino si incontrano, possono subito riconoscersi in abitudini e modi di pensare simili.”
Cosa direbbe a chi non ha mai visitato né Trieste né Budapest per invogliarlo a scoprire queste due città?
“Direi semplicemente: venite e lasciatevi sorprendere. Basta respirare l’aria di queste città, passeggiare tra le loro strade, assaporare il profumo del caffè a Trieste o immergersi nelle acque termali di Budapest per rendersi conto di quanto siano speciali.
Sono città dal cuore aperto, con storie affascinanti da raccontare. Chiunque le visiti per la prima volta ne rimane incantato e sente il desiderio di tornare. Non c’è modo migliore per scoprirle se non viverle di persona.”
TriBu.City promuove l’amicizia e la collaborazione tra Trieste e Budapest. Cosa pensa di questa iniziativa?
“Credo che TriBu.City sia un’iniziativa meravigliosa. Quando ne ho sentito parlare per la prima volta, ho provato un senso di serenità e di entusiasmo. Creare connessioni autentiche tra queste due città, valorizzando la loro storia comune e promuovendo scambi culturali e commerciali, è fondamentale.
Se possiamo costruire ponti tra Trieste e Budapest, possiamo creare qualcosa di grande per il futuro. Sono onorato di poter sostenere questa iniziativa e auguro un grande successo a tutti coloro che ne fanno parte.”
Balázs Kohut
Balázs Kohut è una figura di spicco nel panorama diplomatico ed economico ungherese, con un’esperienza consolidata nel settore pubblico e privato. La sua carriera è caratterizzata da un forte impegno nell’amministrazione pubblica, nel commercio internazionale e nella diplomazia, con particolare attenzione alla costruzione di ponti tra culture e Paesi.
Ha ricoperto il ruolo di Vice Direttore Generale presso l’Ufficio del Primo Ministro ungherese, un incarico che ha segnato l’inizio di una carriera nel cuore delle istituzioni governative. La sua esperienza è poi cresciuta con ruoli di responsabilità all’interno del Ministero dell’Interno e del Ministero della Giustizia e dell’Amministrazione Pubblica.
Nel 2014 è stato nominato Segretario di Stato per l’Amministrazione Pubblica presso il Ministero degli Affari Esteri e del Commercio, dove ha avuto un ruolo chiave nello sviluppo delle strategie economiche e diplomatiche del Paese. Ha poi continuato a lavorare in questo ambito come Ambasciatore Plenipotenziario e Straordinario, contribuendo a rafforzare i rapporti commerciali e istituzionali tra l’Ungheria e altri Paesi europei.
Oltre alla sua carriera diplomatica e imprenditoriale, Balázs Kohut è profondamente impegnato in cause sociali. Dal 2022 è fondatore della Foundation for Hungarian Service Dogs, un’organizzazione dedicata alla formazione di cani da servizio per persone con disabilità, un’iniziativa che riflette il suo impegno nel sociale e la sua sensibilità verso le tematiche dell’inclusione.
Nel corso della sua carriera, ha anche ricoperto il ruolo di Vicepresidente del Consiglio di Sorveglianza di EXIM Hungary, una delle istituzioni finanziarie più importanti per il sostegno all’export e agli investimenti ungheresi nel mondo.
Grazie alla sua vasta esperienza in ambito finanziario, diplomatico e commerciale, Balázs Kohut è oggi una figura di riferimento nella costruzione di relazioni internazionali tra l’Ungheria e altri Paesi europei.